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Ennio Remondino, Niente di vero sul fronte occidentale Da Omero a Bush, la verità sulle bugie di guerra

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Ennio Remondino

Niente di vero sul fronte occidentale
Da Omero a Bush, la verità sulle bugie di guerra

Rubbettino Editore 2009

http://www.rubbettino.it/

Il libro
La storia occidentale raccontata dal cronista del terzo millennio. Che focalizza l’inquadratura sul rapporto fra guerra e politica. Lo sguardo disincantato e ironico che conosce l’inganno di ogni conflitto, militare, culturale, sociale ed economico. L’argomentare disinvolto e lucido dell’onestà intellettuale.

L’occasione di richiamare alla memoria del lettore il percorso storico dell’Occidente, dalla guerra di Troia al terrorismo d’attualità. Mentre Ulisse torna a essere l’Odioso e la grandezza di Roma passa per spie, legioni ed escort di Pompei; i Borgia competono con l’orologio a cucù e l’uovo di Colombo produce la frittata americana; il Risorgimento tenta di sfuggire al solito strabismo e Nuvola Rossa vince la sfida simpatia con Giorgio Cespuglietto Bush.

La provocatoria segnalazione delle responsabilità politiche che stanno dietro a ogni fronte, con l’alibi della gloria, della civiltà, della ragion di Stato, del soccorso umanitario. Spunti di rilettura che partono dall’alto dell’Olimpo per arrivare al pantano dell’Afghanistan, mentre il giornalista nota la funzione apologetica e propagandistica dei narratori di ogni corte, antica o contemporanea, regale o editoriale. Con occhio vigile sulle istituzioni, artefici e complici della divulgazione distorta del proprio agire, dall’Impero di Roma alla Chiesa, dal III Reich all’Unione Sovietica, dall’Europa all’America. Fino ai nuovi imperi finanziari e mediatici, di cui il cittadino è suddito, a volte inconsapevole.

Una proposta di lettura agile e insieme profonda, accattivante e intensa, che si rivolge a un pubblico eterogeneo, il giovane curioso e l’adulto impegnato, che voglia indagare la verità del rapporto fra ideal e realpolitik,  in tema di guerre  e informazione. Fino all’oggi della Tv, «che – dice Ennio Remondino – mi ritrovo a raccontare già al passato, nel mio ieri, diverso dall’oggi della televisione, che globalizza gli ascolti e restringe le proprietà che la controllano. Che ci impone i suoi eroi discutibili, senza neppure la poesia di Omero».

L’autore
Ennio Remondino, inviato speciale del Tg1, negli anni ‘80 si occupa di giornalismo investigativo. Sue le interviste ai capi delle Brigate rosse, Curcio, Moretti e Balzerani, e ai boss mafiosi Gaetano Badalamenti e Tommaso Buscetta. Una sua inchiesta sui rapporti occulti fra la Cia e la Loggia P2, svela l’esistenza della struttura atlantica segreta Stay Behind. Diventa reporter di guerra con la prima Guerra del Golfo. Segue la guerra in Bosnia e l’assedio di Sarajevo, la sommossa popolare in Albania e, da Baghdad, i nuovi bombardamenti angloamericani. Corrispondente per l’intera area dei Balcani da Belgrado, racconta della crisi in Kosovo, dei bombardamenti Nato contro la Jugoslavia, della caduta di Milosevic. Responsabile per un anno dell’ufficio di Corrispondenza per il Medio Oriente, nel 2001 è in Afghanistan e nel 2006 in Libano per l’attacco israeliano. Da tre anni, dirige l’ufficio di corrispondenza Rai di Istanbul. È autore di diversi saggi tra cui, La Televisione va alla guerra, Sperling & Kupfer 2002; Tutti sporchi comunisti?, Sperling & Kupfer 2003; Senza Regole. Gli imperi televisivi all’assalto dell’Europa, Editori Riuniti 2004; Il braccio legato dietro la schiena. Storie di giornalisti in guerra, Baldini Castoldi Dalai 2005, volume collettaneo a sostegno di Reporters Sans Frontières.


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